Compiti Prima Lezione Erbologia

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    ~ Modalità correzione compiti di Erbologia

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    1 punto se la risposta e' sviluppata in modo insufficiente, se si poteva scrivere di più, oppure se ci sono troppi errori (non conto quelli grammaticali o errori di battitura).
    2 punti se la risposta e' stata sviluppata in modo sufficiente.

    Ai quali si aggiungono:
    3 PUNTI: se le domande sono state inviate lo stesso giorno in cui è stata aperta la discussione.

    Ai quali si aggiungono:
    5 PUNTI: se le domande hanno una lunghezza che superi le 5 righe.



    -------------------------

    Compiti dello studente Mulciber.
    Sesto anno, Casata Serpeverde.

    Risposte alle domande:

    1)
    L’Erbologia consiste nello studio delle piante magiche e delle erbe, ma non solo: infatti vi si apprende anche il modo migliore per potersene prendere cura. È inoltre una materia fondamentale e soggetta sempre a cambiamenti per le nuove combinazioni di erbe e piante che si possono fare.
    Essa si studia obbligatoriamente in ogni scuola di magia tutti gli anni di frequenza, poiché è fondamentale per lo studio di molte altre materie, come ad esempio Pozioni: ma Erbologia non è solo piante e erbe, ma anche incantesimi. Difatto durante lo studio di questa materia si possono apprendere molteplici incantesimi, che si affronteranno anche in altri corsi di studio, ma che in questa materia possono essere approfonditi maggiormente.
    È infine suddivisa per gradi di difficoltà, nei primi anni si studieranno le piante basilari per il corso, poi ovviamente più avanti si affronteranno altri tipi di difficoltà: nel mio caso, essendo al sesto anno, ci si occuperà dello studio e della cura delle piante più pericolose. Essendo dette ‘’pericolose’’ se non si ha un’adeguata preparazione in merito si può anche rischiare molto per la propria salute, è consigliato dunque di non scherzare mai con queste e di applicarsi seriamente al loro studio per poter essere preparanti al meglio ad ogni evenienza.
    Punti: 2 + 3 + 5 = 10

    2)
    Esiste una differenza tra Erbologia Magica e Babbana: a primo acchito si può dire che l’erbologia babbana consista si, nello studio di piante, erbe, funghi, però senza lo studio della componente magica poiché essa è assente in quel tipo di piante. Ciò significa che non vi troveremo, ovviamente, piante del mondo magico e che quindi reagiscono in modo diverso a seconda della cura che vi si dedica. Possono essere simili come aspetto, o come comportamento, ma non saranno mai uguali per ovvie ragioni.
    L’erbologia magica, invece, è totalmente l’opposto: consiste nello studio e nella cura di quelle piante, erbe e funghi, in cui vi è una parte magica. È dunque chiara la differenza tra sostanziale tra quella magica e babbana, che si ripresenta anche nel modo in cui vengono curate e fatte crescere queste piante.
    Punti: 2 + 3 + 5 = 10

    3)
    La storia dell’erbologia magica ha radici molto antiche: si può infatti presumere, secondo ritrovamenti storici e scritti dell’epoca, che all’inizio non vi era alcuna distinzione tra i due tipi di erbologie che conosciamo, ma che anzi fossero una cosa sola. I primi che iniziarono a distanziarsi e a dividere questi due tipi di erbologia furono gli Egiziani, o meglio, la comunità magica appartenente all’Antico Egitto, più precisamente l’Alto Egitto, in cui vi era maggior concentrazione dei primi maghi di quell’epoca in quel paese.
    Essi iniziarono ad apprendere l’uso della magia e come reagiva sulle piante che venivano utilizzate nella loro quotidianità: un esempio è infatti dato da un piccolo pezzo di papiro, ritrovato nel 1890 dalla comunità magica di Londra, dove descriveva la presunta ‘’leggenda’’ di come fosse stato fatto il primo esperimento tra magia e erbe, il primo, diciamo così, contatto tra queste due esistenze, che finalmente si sono trovate.
    La leggenda, seppur non completa viste le condizioni di conservazione in cui è stata ritrovata nella Valle dei Re in Egitto, narra di come, la figlia del consigliere del Faraone dell’epoca, Anaksunamun, dopo aver appreso di avere poteri magici, per puro caso riuscì a rianimare e a mutare una pianta che era apparentemente appassita. Ella infatti era molto triste, poiché suo padre era molto malato, e non vi erano cure -normali- per poterlo guarire: così furono i poteri magici della ragazza a riuscire nell’impresa di far rinascere e mutare questa pianta che si pensava fosse la loro unica soluzione per poter preparare l’antidoto. Un’altra versione della leggenda parla di come le sue lacrime, essendo intrise di magia fecero questo ‘’miracolo’’.
    La parte finale non ci è pervenuta, ma si presuppone che la ragazza fosse riuscita a salvare il padre e che grazie alla sua curiosità avesse iniziato lo studio e le combinazioni possibili che si potevano fare con queste piante, creandone di nuove, fino a che altri maghi non hanno iniziato a studiarne le caratteristiche curative e non. Tutto ciò senza l’uso della bacchetta, poiché si presume che all’epoca non avendo i mezzi per fabbricarle, si usassero incantesimi semplicemente vocali o utilizzando le dita della mano per i movimenti fluidi che poi sarebbe stato sostituito dalla bacchetta odierna.
    Più avanti nei secoli lo studio di questa materia si è evoluto, fino alla Riforma degli Erbologi nel 1283, dove finalmente vi è stata una classificazione dettagliata di tutte le piante conosciute fino a quell’epoca e che nel corso del tempo ha continuato ad aggiungere sempre di più piante scoperte e apprese.
    Nella storia dell’erbologia, la più famosa e brillante studiosa al riguardo è certamente riconosciuta nella figura di Phyllidia Spore, nata nel 1419 e che dedicò tutta la sua vita allo studio dell’erbologia. Scrisse infatti numerosi testi tutt’ora studiati e istituitì la Società di Erbologia, ma non solo. Morì nel 1481.
    Punti : 2 + 3 + 5 = 10

    5)Studio e cura del Bubotubero.
    Studiato al quarto anno, nella materia di Erbologia, il Bubotubero è una pianta che cresce sotto il terreno, ma che ad un certo grado di maturazione spunta fuori, avendo l’aspetto simile ad una lumaca nera gigante capovolta e coperta di bozzi. Bisogna però stare molto attenti, infatti all’interno di questi bozzi, vi è un’alta concentrazione di pus dall’odore sgradevole, simile alla cosiddetta ‘’benzina’’ usata nel mondo babbano, che se non preso cautamente e con il giusto metodo, può causare gravi lesioni e ustioni, che andranno a creare enormi pustole su tutto il corpo. La guarigione, se vi si trova in questo inconveniente, è di almeno 1 mese e mezzo, assumendo lo stesso pus però trattato con il giusto procedimento, creando quindi un antidoto che andrà a formare anticorpi necessari per la guarigione.
    Il pus in questione si può estrarre strizzando la pianta o colpendola con delle fatture, tale pus è utile, se diluito, per curare le forme più ostinate di acne o come detto precedentemente come antidoto della stessa.
    Essendo un elemento pericoloso è necessaria la prescrizione da parte del medico curante e sopratutto la licenza da parte del venditore.
    Punti : 2 + 3 + 5 = 10

    Punti totali: 40
    Voto: Oltre Ogni Previsione.

    Per dettagli visita il registro all'interno della lezione.

    Edited by oakley; - 6/7/2015, 13:02
     
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